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AUTONOMIA: MERITIAMOLA COMINCIANDO A CAMBIARE LE COSE


Sono passati 11 anni da quando ebbi l'onore di essere insignito dall'allora presidente Lorenzo Dellai dell'onorificenza per la "Valorizzazione dell'Autonomia trentina". Onorificenza che venne data ad alcuni giovani che con il loro lavoro imprenditoriale e la loro attività nel mondo dell’associazionismo si adoperavano per fare crescere il territorio con idee, partecipazione e competenza. Personalmente, infatti, ho sempre creduto nel nostro territorio e nelle sue potenzialità che derivano proprio dall’Autonomia. Un’Autonomia che, non dimentichiamolo, ci è invidiata da molti e che, per questo, deve essere tutelata. Ciò significa essere consapevoli che non possiamo considerarla un fatto acquisito e “dovuto” ma essere legittimata giorno dopo giorno, dimostrando che in Trentino le cose possono essere fatte meglio che altrove e, possibilmente, con costi minori.

Questa nostra specialità dovrebbe quindi essere gestita per fare del nostro territorio un luogo di innovazione, di sperimentazione, di crescita virtuosa. Inoltre, consapevoli delle ingenti risorse finanziarie (che altri non hanno) derivanti dalla possibilità di gestire una gran parte del nostro gettito fiscale dovremmo essere capaci di utilizzare le nostre eccellenze in sinergia con altre regioni rendendole così partecipi e costruendo alleanze tali da costituire una “massa critica” adeguata” per affrontare meglio quelle sfide che vanno oltre la nostra dimensione.

Di tutto questo non c’è nemmeno traccia nella politica e nell’agire dell’attuale governo provinciale che sembra interessato solo alla dimensione puramente “finanziaria” dell’Autonomia, utilizzando per di più gli ingenti mezzi a disposizione in modo solo parziale e in forme per lo più improduttive quando non addirittura parassitarie. E, per quanto riguarda, i rapporti extra provinciali, la Giunta Fugatti si è dimostrata solo subalterna alla regione Veneta mentre, allo steso tempo, riduceva colpevolmente al minimo i rapporti (invero cruciali) con i nostri cugini sudtirolesi.


Al contrario di quanto dovremmo fare, stiamo quindi dequalificandole nostre eccellenze a scapito della comunità. L’Università perde posizioni nella classifica nazionale (https://bit.ly/3KL1LgD), la sanità è scesa inesorabilmente dal secondo al settimo posto (https://bit.ly/3TCmtTX) dopo l’arrivo della leghista Segnana alla guida dell’assessorato competente (non diamo la colpa al covid perché anche le atre regioni lo hanno avuto). Se stiamo peggiorano le performance nei settori dell’istruzione e della sanità, capisaldi su cui, per lo meno a parole, tutti gli schieramenti politici stanno dando priorità… dove pensiamo di andare? Se poi aggiungiamo a questo le innumerevoli bocciature da parte degli organi di garanzia su provvedimenti ritenuti strategici dalla Giunta riteneva strategici (chiusure domenicali, modalità residenza stranieri...) la situazione da grave diventa addirittura grottesca.



Per uscire da questa situazione non è sufficiente citare ogni tre secondi Degasperi, pensando che questo possa trasformare gli incompetenti in bravi autonomisti ed eccellenti amministratori. Né, allo stesso modo, possono supplire ipocrite manifestazioni innanzi alle lapidi dei padri fondatori.


Per questo il voto del 25 settembre è di enorme importanza non solo a livello nazionale ma anche per il futuro della nostra Autonomia. Un’Autonomia che, vale la pena ripetere, non può essere difesa arroccandosi all’interno dei nostri confini territoriali ma dando forza a persone e partiti che possano e vogliano garantire un dialogo virtuoso tra nazionale e locale applicandosi in una collaborazione all’insegna dell’innovazione e del rinnovamento.


Innovazione e rinnovamento che dovrebbe riguardare anche il personale politico candidato a queste elezioni, e in futuro in Consiglio provinciale, rompendo le rendite di posizione e gli automatismi tesi spesso a garantire sempre e solo la presenza delle stesse persone.


Non sempre la “gavetta” in quantità è indice a


nche di qualità.


Il Terzo polo, la lista Calenda Azione -Italia viva è determinata ad andare in questa direzione

Massimiliano Mazzarella – imprenditore – Candidato Capolista alla Camera dei Deputati per il Trentino - Alto Adige della lista “Calenda | Azione – Italia Viva”




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