Azione esprime la sua solidarietà al comparto del porfido e in modo particolare ai lavoratori che in questa settimana hanno scioperato per richiedere l’adeguamento contrattuale sostanzialmente fermo da quasi 30 anni.
“E’ fondamentale allineare gli stipendi dei lavoratori a standard europei per non svilirne il potere d’acquisto e - sostiene Mario Raffaelli, Segretario di Trentino in Azione – in modo particolare deve essere fatto nei settori usuranti come quello che contraddistingue coloro che operano nel mondo delle cave. Ci auguriamo quindi che, come pare emerso dall’incontro fatto oggi nella sala della Regione, le promesse fatte dalle forze politiche presenti vengano mantenute accettando le richieste di aumento salariale avanzate ”.
“Da imprenditore – sostiene Massimiliano Mazzarella, Coordinatore del direttivo provinciale – auspico che, visto il sacrificio che molti di questi lavoratori stanno facendo mettendo a repentaglio la propria salute, gli imprenditori del settore non attendano più gli adeguamenti salariali di contratto, che per definizione sono il minimo pagabile, ma si facciano parte attiva e responsabile per valorizzare autonomamente la loro forza lavoro. Le materie prime, il porfido nel caso specifico, hanno valore nullo fintanto che non intervengono persone che le lavorano trasformandole in prodotti vendibili. Ne consegue il fatto che, oltre all’idea imprenditoriale in sè, il vero valore di un’azienda siano le sue lavoratrici e i suoi lavoratori. Solo riponendo al centro questo tema, rafforzando quindi il commitment tra datore di lavoro e dipendenti, sarà più semplice per le imprese crescere in modo sano e progressivo”.
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